domenica 1 novembre 2015

QUANDO ANDARE ALLE MALDIVE



La stagione secca (spesso definita “monsone secco”) si estende da dicembre ad aprile, quella umida (“monsone umido”) da maggio a novembre. La prima è migliore dal punto di vista meteorologico (specie durante i mesi di febbraio e marzo) perché è piú probabile che il cielo sia sereno, le precipitazioni scarse e il mare calmo. La stagione umida è invece caratterizzata da sequenze anche lunghe di giornate assolate, intervallate da eventi di cielo coperto, di durata fino a 4-5 giorni, accompagnati spesso da piogge intermittenti e abbondanti; inoltre il vento è piú intenso e quindi anche il mare è piú spesso increspato. Secondo le statistiche degli ultimi anni, tuttavia, solo una volta si è verificata una sequenza di 6 giorni di cielo coperto, con tre giorni consecutivi caratterizzati da pioggia intermittente ma ripetitiva; ovviamente ciò è avvenuto durante la stagione umida. Come si è detto, l’atmosfera non è in grado di accumulare quantità eccessive d’energia (necessaria a sostenere l’enorme peso del vapore acqueo nell’atmosfera) e quindi gli episodi perturbati non possono durare settimane come da noi, o essere violenti come nelle aree piú prossime ai tropici.
Da tenere infine presente che gli aggettivi “secco” e “umido” si riferiscono a valori di umidità che differiscono di pochissimo; infatti l’umidità media durante la stagione secca è dell’82%, contro l’87% della stagione umida. La differenza è ovviamente impercettibile per il nostro corpo e quindi l’umidità alle Maldive apparirà sempre piuttosto elevata anche se, grazie al vento monsonico costante, mai fastidiosa; tuttavia un 5% di umidità in meno (in valore assoluto) è sufficiente, in un clima instabile, a rendere le giornate piú serene e meno piovose anche in modo significativo.



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LE FASI METEOROLOGICHE OMOGENEE
Da un’analisi ancora piú approfondita dei quattro periodi sopra descritti, possiamo derivare un totale di 8 fasi con caratteristiche piú omogenee fra loro.
Fase A. Stagione umida con vento incoerente: tra la fine d’ottobre e la fine di novembre, quando il vento non riesce piú a esprimere una direzione precisa, ma il clima rimane lo stesso della stagione umida (fase H).
Fase B. Prima transizione alla stagione secca: tra la seconda metà di novembre e metà dicembre, quando il vento (che ora proviene da est-nord-est) s’intensifica portando brutto tempo e fino a quando, stabilizzandosi, il clima non comincia a mostrare comportamenti intermedi fra le due stagioni. L’inizio della fase B coincide col cambio della stagione da umida a secca.
Fase C. Seconda transizione alla stagione secca: tra metà dicembre e la seconda metà di gennaio, quando il clima manifesta comportamenti intermedi tra le due stagioni.
Fase D. Stagione secca ventosa: dalla seconda metà di gennaio a metà febbraio, quando il clima manifesta il comportamento tipico della stagione secca, ma il vento tende a essere ancora teso e fastidioso.
Fase E. Stagione secca con vento calmo coerente: da metà febbraio a metà marzo, quando il vento cala d’intensità, pur mantenendosi da est-nord-est, e il clima è ideale.
Fase F. Stagione secca con vento calmo inverso: da metà marzo alla prima metà di aprile, quando il vento cambia di direzione, ma rimane debole e il clima continua a mantenersi stabile; il tempo ideale continua.
Fase G. Transizione alla stagione umida: dalla prima metà di aprile alla prima metà di maggio, quando si verificano le prime avvisaglie del cambio di stagione.
Fase H. Stagione umida a vento coerente: dalla prima metà di maggio fino alla fine di ottobre, dal primo episodio di clima violento fino al manifestarsi delle avvisaglie del cambio successivo (Periodo A). L’inizio della fase H coincide col cambio della stagione da secca a umida.
La figura seguente indica graficamente come sono distribuite le fasi durantel’anno; ogni mese è diviso in 4 quarti che indicano approssimativamente le settimane (giorni: 1-8, 9-15, 16-23, 24-30).
La figura seguente indica graficamente come sono distribuite le fasi durante l’anno; ogni mese è diviso in 4 quarti che indicano approssimativamente le settimane (giorni: 1-8, 9-15, 16-23, 24-30).


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