domenica 15 novembre 2015

PICCOLE ANTILLE



GUADALUPA
Le isole caraibiche della Guadalupa costituiscono uno dei dipartimenti oltremare della Francia. Il dipartimento Guadalupa è formato da più isole: Grande-Terre, Basse-Terre, Marie-Galante, Les Saintes, la Désirade, Saint-Martin e Saint-Barthélemy. E’ al suono della biguine e al gusto del « ti-punch » che si viene ricevuti all’aeroporto “Pôle Caraïbes” ed ai porti autonomi di Pointe à Pitre e Basse Terre. Con i suoi 1780 km2, divisi tra le dipendenze e le due grandi isole Grande-Terre e Basse-Terre che formano “la farfalla”, Guadalupa offre una grande scelta di attività: il blu del mare e la sabbia bianca delle spiagge invitano a praticare delle attività nautiche, il verde della foresta alla scoperta della natura, il retaggio culturale trascina nel cuore delle tradizioni caraibiche ed i sapori fanno scoprire ed apprezzare i deliziosi piatti della cucina creolalocale, basata per lo più sul pesce.

ANTIGUA
Antigua è un'isola delle Piccole Antille, appartenente allo stato di Antigua e Barbuda. Fu scoperta nel 1493 da Cristoforo Colombo che le diede il nome ispirandosi alla chiesa di Santa Maria La Antigua di Siviglia. L'isola è larga solo 18 chilometri e nonostante queste sue piccole dimensioni è ricchissima sia di architetture coloniali che di eccellenti strutture turistiche, di 365 spiagge sabbiose nonchè della capitale di stato, St.John's. Nella capitale vive circa la metà della popolazione locale e, nonostante il grande flusso di turismo, la città mantiene intatte le sue bellissime atmosfere tipiche delle Indie occidentali.
La spiaggia della Dickinson bay è bellissima ed una delle più attrezzate di Antigua! Il mare è ovunque stratosferico e a parte la vita di spiaggia l'isola offre molti spunti. Da St. John's vale la pena andare al villaggio di Pares (sembra sospeso nel tempo....) e da lì magari fare un salto anche a Betty's Hope, che è la prima piantagione di canna da zucchero dell'isola.


SAINT MARTIN/SINT MAARTEN: due ali di farfalla
   C'è un posto al mondo, talmente bello da essere da sempre conteso fra due Nazioni, tanto da portare ancora i segni di tale divisione: un confine tracciato a metà di un'isoletta caraibica di meno di 90 km², che separa la metà settentrionale, Territorio francese, dalla parte meridionale, appannaggio dei Paesi Bassi.

   La divisione in due non ha mai creato problemi ai pacifici e festosi abitanti di Saint Martin/Sint Maarten e ancor meno dopo la creazione dell'Unione Europea, ulteriore vantaggio per chi vuole visitare la curiosa isoletta senza cambiare gli Euro e facendo acquisti approfittando delle agevolazioni fiscali di cui gode la piccola Antilla: ormai si può dire che il confine sia soltanto una formalità, se non una vera e propria curiosità turistica.
Le due metà (53 km² quella francese, 34 km² la sezione olandese), continuano a mantenere la propria identità e le proprie caratteristiche originali: tranquilla e alla moda la parte francese, con oltre 350 ristoranti (ubicati un po' dappertutto, ma principalmente nella piccola capitale Marigot) con cucina transalpina e caraibica, ma anche italiana ed esotica, oltre a decine di boutique e mercatini: più movimentata la parte olandese (con la sua capitale Philipsburg), che vanta ben 12 casinò, 500 negozi con architettura tipica olandese, oltre a un vivacissimo carnevale, qui festeggiato dopo Pasqua, con sfrenate danze locali di ogni tipo.Più montuosa la parte francese (anche se l'altura più elevata, il Mont Paradis, supera di poco i 400 mt. di altitudine), più pianeggiante la parte olandese, le cui rive sono contornate da lagune.

Anche per le spiagge non c'è che l'imbarazzo della scelta: a Saint Martin/Sint Maarten ce ne sono 37, dalle più tranquille alle più affollate, tutte meravigliose, nella migliore tradizione caraibica.
La parte occidentale dell'isola racchiude una delle tante lagune, la Simpson Bay Lagoon, anch'essa suddivisa equamente fra i due contendenti, che la custodiscono come due bravi fratellini.
ST. KITTS
Sfarzosa e lussureggiante, l'esotica isola-nazione tropicale di St. Kitts and Nevis è un paradiso romantico. Le magnifiche spiagge di St. Kitts rimangono relativamente libere dalla folla, e gli amanti della natura sono deliziati a vedere le formazioni laviche, le foreste tropicali e le lagune e le meraviglie subacquee mentre fanno snorkeling o immersioni. Fra più di 200 siti storici, ex case coloniche ora offrono eleganti sistemazioni. Le attrazioni di Nevis sono eco-escursioni, bio-tour e arrampicate. Noleggia un'auto o uno scooter su un'isola e prendi il traghetto per spostarti dall’una all'altra.
QUANDO ANDARE

Il periodo migliore per visitare la Guadalupa va gennaio a marzo. A dicembre e aprile a volte le piogge possono essere abbondanti. Nei mesi estivi, a giugno c'è una relativa pausa nelle precipitazioni, ma siamo ormai nel periodo più afoso, in cui sono possibili anche gli uragani.
Il periodo migliore per visitare Saint Kitts e Nevis va dicembre ad aprile, essendo il meno caldo ed anche al di fuori del periodo degli uragani; all'interno di questo periodo, si distingue in particolare il periodo febbraio-aprile in quanto è in assoluto il più secco. Nei mesi estivi dominano il caldo e l'afa, e i temporali sono più frequenti anche se raramente portano piogge molto abbondanti, comunque agosto e settembre presentano un maggior rischio di forti piogge rispetto a giugno e luglio. Il pericolo maggiore nella lunga estate ai Caraibi viene però dagli uragani.
COSA PORTARE
Tutto l'anno: vestiti leggeri in cotone o lino, una felpa leggera e un impermeabile leggero per i temporali, eventualmente una felpa leggera per la sera da dicembre a febbraio. Attrezzatura per snorkeling, scarpe acquatiche o con suola in gomma per la barriera corallina. Felpa e scarpe da trekking per scalare la Grande Soufrière.

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